La lista completa dei vini DOC delle Marche

La storia vinicola marchigiana vanta, da sempre, una delle tradizioni riconosciute a livello mondiale, più longeve e apprezzate del territorio italiano; il legame emozionale tra gli enologi e le loro etichette, unito alle meraviglie sensoriali prodotte dalla vite, hanno reso le cantine delle Marche e il loro vino, sinonimo di eccellenza.

In questo articolo andremo quindi a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sulla loro tradizione, sul perché il vino delle Marche è famoso in tutto il mondo e quali di essi rientrano tra i DOC.

 

Guida ai DOC delle Marche

 

La storia millenaria e i molteplici riconoscimenti di qualità (tra cui i “Tre bicchieri” di Gambero Rosso), sono già indicativi di una storia lungimirante che ha permesso al vino marchigiano di ottenere una propria indipendenza al di fuori del tempo; se indagassimo in profondità le motivazioni per cui queste viti sono così preziose, scopriremmo infatti che queste terre beneficiano di un clima ideale e di un terreno ricco di minerali che conferisce ai vini prodotti, un carattere unico.

 

L’Italia Centrale è generalmente nota per la produzione di vino di alta qualità, l’uva marchigiana tuttavia gode di particolari condizioni che grazie alla conformità del territorio e ai microclimi, rende ogni annata e bottiglia di vino, unica nel suo genere.

 

Negli articoli precedenti ho provato a raccontarvi il perché molti ritengono il Verdicchio il miglior vino bianco ma, in quasi tutte le sue proposte, il DOC nelle Marche diviene una espressione dell’arte, della passione degli enologi e il loro tentativo di tramandare la storia del proprio territorio, trasferendone la memoria popolare e familiare.

 

La lista completa dei vini DOC delle Marche comprende infatti al suo interno una vasta gamma di etichette:

 

VINI BIANCHI DOC delle MARCHE

 

  • Falerio DOC: prodotto nella bellissima cornice culturale ed enogastronomica di Falerone, presenta un sapore armonico ed una leggera acidità accompagnato dal gusto di note floreali.
  • Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC: probabilmente il vino bianco più famoso delle Marche, viene prodotto nella zona dei Castelli di Jesi e presenta un gusto fresco, una buona acidità e un carattere fruttato. Viene spesso proposto anche nella versione “bollicine” nei panni di spumante.
  • Verdicchio di Matelica DOC: sapore complesso, freschezza persistente e sentori di agrumi e mandorle, sono ciò che rendono unico il vino bianco prodotto nella mia terra di origine, la zona di Matelica.
  • Bianchello del Metauro DOC: i sentori floreali e il profumo di agrumi sono ricorrenti all’interno dei vini marchigiani ma, in questo bianco secco, le note di freschezza risultano ben delineate.

 

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vino bianco marche

VINI BIANCHI e ROSSI DOC delle MARCHE

 

  • San Ginesio DOC: sia bianca che rossa, questa proposta presenta delle note di frutta e un carattere delicato che rendono l’etichetta particolarmente “leggera”.
  • Terre di Offida DOC: entrambe le sue versioni presentano ai sensi una struttura complessa, una buona acidità e un bouquet aromatico.
  • Colli Maceratesi DOC: il bianco e il rosso della nota zona di Macerata offrono durante le degustazioni, la perfetta unione tra le note fruttate e la piacevole acidità sul palato.
  • Colli Pesaresi DOC: Vino bianco e rosso tipico della zona di Pesaro, con un carattere fruttato, corpo medio e una buona struttura. Particolarmente d’interesse è poi l’ulteriore suddivisione di questa etichetta in base alle zone di coltivazione/produzione:- Sottozona Focara: geograficamente collocata nella parte settentrionale dei Colli Pesaresi, vicino alla costa adriatica, presenta un suolo principalmente argilloso e calcareo, con una buona presenza di minerali e un clima mediterraneo. I vitigni principali utilizzati sono il Sangiovese, il Montepulciano e il Cabernet Sauvignon per i vini rossi; il Trebbiano e lo Chardonnay caratterizzano invece i vini bianchi. I risultati finali sono vini generalmente freschi, eleganti e aromatici.- Sottozona Parco Naturale M.S. Bartolo: situata nell’area collinare del territorio pesarese, presenta un clima continentale e un suolo che varia tra argilloso e sabbioso. I vini prodotti nella Sottozona Parco Naturale M.S. Bartolo sono robusti e strutturati, dove il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon e il Merlot rappresentano i vigneti principali mentre il Trebbiano e lo Chardonnay, danno origine ai vini bianchi dai toni freschi e fruttati.- Sottozona Roncaglia: nella parte meridionale dei Colli Pesaresi, il suolo è costituito da argilla e sabbia, con una buona drenabilità e un clima moderato ben esposto al sole. Eleganti ed equilibrati i vini sono caratterizzati dai vitigni del Sangiovese, Montepulciano e Cabernet Sauvignon per il rosso.
    Per i vini bianchi, si utilizzano principalmente il Trebbiano e lo Chardonnay, che conferiscono freschezza e complessità aromatiche.
  • Esino DOC: prodotti entrambi tra le zone del fiume Esino, i vini di queste località non potevano che trasmettere un gusto di freschezza, leggerezza e sentori fruttati.
  • Pergola DOC: i vini di Pergola sono notoriamente ben strutturati grazie alla loro corposità, agli aromi complessi e alle note di acidità. Anche in questo caso viene proposta la versione “bollicine” nei panni di spumante.
  • Serrapetrona DOC: unica eccezione di questa categoria, viene prodotto come vino rosso e spumante proprio per le sue caratteristiche distintive: l’etichetta si presenta infatti alla degustazione con una dolcezza equilibrata, delle note di ciliegia e un perlage fine.

 

vino rosso e bianco marche

VINI ROSSI DOC delle MARCHE

 

  • Rosso Conero DOC: forse il vino rosso più noto delle Marche, viene prodotto nella zona del Monte Conero, con un gusto corposo, tannini eleganti e un bouquet particolarmente complesso e strutturato.
  • Rosso Piceno o Piceno DOC: gusto fruttato, morbidi tannini e una buona struttura.
  • I Terreni di Sanseverino DOC: con un gusto intenso, tannini morbidi e sentori di frutta matura.
  • Lacrima di Morro o Lacrima di Morro d’Alba DOC: il nome suggestivo preannuncia un vino in cui le sensazioni e gli aromi la fanno da padrona, con una nota distintiva di uva Lacrima presenta infatti profumi floreali.

 

Abbiamo letto dei famosi vini bianchi delle marche come il Verdicchio, fino ai rossi San Giovese e Montepulciano, scoprendo come le opportunità di degustazione e di contatto con le varie realtà territoriali siano infinite (tant’è che sono stati realizzati dei veri e propri percorsi di “Degustazione in vigna” in cui, tra racconti popolari e prodotti ittici, si riesce a sorseggiare il vino prodotto ripercorrendo la storia del vitigno).

Abbiamo scoperto non mancare anche le proposte per gustarsi le note “bollicine”, principalmente prodotte sul versante appenninico mentre del perché scegliere i vini bianchi delle Marche con l’elenco completo di tutte le caratteristiche distintive, ne abbiamo parlato in questo articolo .

 

Ciò che è fondamentale assimilare però è che ciascuna etichetta, è il risultato di anni di esperienza sul campo, di segreti tramandati di generazione in generazione e di un’attenta selezione dei territori e delle uve migliori che garantisce, ogni anno, la conferma come Vino DOC e vino d’eccellenza.

 

Per ottenere il marchio DOC (denominazione di origine controllata), prendendo anche a riferimento la Gazzetta Ufficiale in tema di legislazione vinicola, ricordo è necessario avviare un iter regionale e ministeriale particolarmente complesso ma atto a certificare la qualità e originalità del prodotto.

 

Il DOC di Gajole e i premi ricevuti

 

doc marche gajole

 

Quando ho iniziato a produrre personalmente un vino tipico delle marche, ero ben consapevole della responsabilità di cui mi stavo facendo carico, riuscire a trasferire queste memorie storiche ed unirle ad un gusto ricercato richiedeva molto studio e tentativi.

 

Da mio padre avevo certamente ereditato la passione per il vino ma come vi ho più volte raccontato, a fare la differenza fu l’esperienza in Nuova Zelanda che, a seguito della laurea di Enologia ad Ancona, dei corsi di sommelier e della tanta gavetta, aveva fatto scattare in me quella voglia di tornare in Italia ed esaltare la vite del mio territorio di origine.

 

Il risultato di anni di questo percorso è stato M, un vino riconosciuto DOC, nato proprio dalle radici del territorio di Matelica con l’obiettivo di far fede proprio a quella tradizione marchigiana di cui vi ho raccontato, attraverso il biologico, una fermentazione spontanea senza l’aggiunta di solfiti e una maturazione di circa 7 mesi tra cemento e botti di legno che termina con un affinamento di 2 mesi in bottiglia.

 

Nel 2023 sono arrivati i primi riconoscimenti che ancora una volta affermano la qualità della vite e del territorio marchigiano.

 

Il DOC di Gàjole ha infatti ricevuto:

  • la certificazione di eccellenza nella Guida Bio
  • un punteggio di 4 stelle e inserimento nella sezione “Vini da non perdere” nella guida Vinibuoni d’Italia
  • la menzione, con un punteggio di 88, nella Guida Veronelli 2023
  • l’inserimento nella guida Vini d’Italia 2023 di Gambero Rosso
  • la menzione, con un punteggio di 90, nella Guida Decanter.

 

Riconoscimenti questi che non sono altro che un omaggio alla terra delle Marche, al duro lavoro dei suoi viticoltori e, perché no, al riconoscimento di M tra i vini Doc delle Marche.

 

Se vuoi conoscere M e il vino DOC di Matelica, non ti resta che contattarmi.